XXII domenica del Tempo Ordinario: pulire il cuore

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Nel brano del Vangelo di questa domenica, Gesù è molto chiaro: a nulla serve rispettare precetti e consuetudini umane, perché la vera legge è quella del cuore. Non in termini sentimentali. Il cuore inteso come luogo dell’amore di Dio, come scrigno dove egli ha deposto il seme della bellezza e della verità.

Spesso ci capita di professare la fede con le parole, quelle che magari abbiamo appreso o che ci hanno trasmesso o che hanno acceso in noi una luce. Eppure i gesti non corrispondono a quel dire. Magari parliamo di benefici nel perdonare (oltre che nell’essere perdonati) e invece siamo incapaci di scusare e comprendere l’errore del fratello, del coniuge, dell’amica, del collega. Esprimiamo a voce ciò in cui crediamo, ma facciamo fatica a concretizzare gli insegnamenti del Signore.

Giudichiamo con facilità, proviamo invidia verso i successi degli altri, siamo rancorosi contro chi ci ha feriti, restiamo delusi quando le cose non vanno come ci aspetteremmo, soprattutto se dedichiamo tempo ed energie alla preghiera e al servizio per gli altri. Ecco, tutto ciò rende impuro, sporco, il nostro cuore. E così come i farisei si preoccupano di lavare bicchieri e stoviglie dall’esterno, anche noi prepariamo con cura la nostra immagine esteriore (facciamo attenzione a come ci presentiamo, a cosa diciamo, abbiamo cura di mostrare il meglio sui nostri social ecc) e ci premuriamo troppo poco di “fare pulizia” nel cuore, di scrostare i residui di frustrazione, gelosia, scetticismo e tanto altro.

Prestiamo attenzione allora alla nostra interiorità, puliamo il cuore, teniamo un approccio di rispetto e cura, perché qui sta la nostra vera essenza.