Leggi le letture della Domenica
All’inizio dell’ estate non ci sembra vero ascoltare questa pagina del Vangelo di Marco che parla di tempesta nel lago di Genesaret chiamato lago di Galilea, per quanto è esteso rispetto al territorio.
Eppure qualcuno ricorderà questa pagina scelta da Papa Francesco nel tragico e famoso 27 marzo 2020 in
piena pandemia di Covid. La piazza San Pietro vuota da non crederci ascoltò questa Parola sotto una pioggia insistente, davanti al crocifisso della chiesa di San Marcello che Papa Francesco aveva venerato qualche giorno prima, andando a piedi per le strade di Roma, perché i buoni padri agostiniani avevano spiegato la liberazione della peste di Roma nel 1500.
Sembra strano leggere che Gesù se ne stava a poppa e dormiva mentre i discepoli spaventati lo destano dal sonno e gli dicono: «Maestro non ti importa che siamo perduti?» Egli si destò, minacciò il vento e disse al mare: «taci calmati!» Poi disse ai discepoli: «perché avete paura? Non avete ancora fede?»
Mi ritornano alla mente le parole autorevoli dette da Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato il 22 novembre 1978 nella piazza San Pietro colma all’inverosimile: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo Lui lo sa!» Quanto risultano attuali queste parole nel contesto di guerra inesorabile in Ucraina e in Medio Oriente! Forse anche in contesti di famiglia
e di Chiesa, non solo tra popoli e nazioni dell’Oriente e dell’Occidente.
L’estate è tempo di ferie ma anche di oratorio estivo e campi scuola per imparare a camminare insieme, non solo per i ragazzi ma anche per le famiglie.
padre Roberto Francavilla