Comunicato stampa
La storia di Rocco Scotellaro (1923-1953) sarà al centro anche del terzo incontro del “Festival per la legalità”, giunto alla sua dodicesima edizione, avente come tema “Leggere i diritti”.
Domenica 18 giugno, infatti, la figura del sindaco socialista di Tricarico verrà scandagliata attraverso la performance teatrale “Rocco Scotellaro – Sulla mia terrazza il cielo era immenso”.
L’interessante convegno di sabato 17 giugno, in compagnia del ricercatore di filologia Marco Gatto e della giornalista de “Il Manifesto” Alessandra Pigliaru, evidenzia come la memoria di Scotellaro sia l’emblema di un intellettuale dalle ampie vedute, da non potersi ridimensionare a mera icona ribelle di una brulla Basilicata.
È forte l’attenzione che l’associazione terlizzese “È fatto giorno aps” ripone in Scotellaro per aver mutuato da lui il coraggio di perseguire le proprie idee, anche quando il sistema avverso ha tentato di mettere a tacere ingiustamente una voce fuori dal coro. Il nome del gruppo terlizzese, infatti, è proprio la citazione di un verso di Scotellaro.
A partire dalle ore 19.30 di domenica, dunque, la pièce che si terrà “Alle S.E.R.R.E” in contrada Parco a Terlizzi, uno spazio immerso nella natura, vuole proprio far conoscere agli spettatori la profonda e complessa umanità di Scotellaro, con un taglio empatico e coinvolgente.
Lo spettacolo è stato scritto da Diego A. Dantes, con regia di Antonio Duma e interpretazione di Roberta Marini e Francesco Siliberto. «Questo lavoro ci restituisce tutta la passione, la forza e la dedizione di un uomo verso la classe contadina che aspettava da troppo tempo quelle riforme promesse e mai realizzate fino ad allora», è il pensiero collettivo della compagnia di We Lab e Teatro Dantès – Art Factory che ha voluto inscenare le battaglie del politico, scrittore e poeta lucano, profondo conoscitore del mondo agricolo post secondo conflitto mondiale.
Nel dopoguerra, infatti, Rocco Scotellaro riconobbe nel Partito Socialista Italiano il mezzo ideale per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini. Partecipò attivamente all’occupazione delle terre incolte di proprietà dei latifondisti e fu tra i maggiori promotori della riforma agraria del Sud e in modo particolare della Basilicata. Fu incarcerato per reati mai commessi. Morì alla prematura età di trent’anni.
Al termine della rappresentazione, seguiranno momenti di riflessione insieme a Diego A. Dantes e a Pasquale Vitagliano, presidente dell’associazione di Terlizzi.
L’iniziativa è stata promossa con il patrocinio sia del Comune di Terlizzi sia della Fondazione Vincenzo Casillo e realizzata con i fondi “Otto per Mille” della Chiesa Valdese.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.