In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio, pubblichiamo l’articolo di don Giovanni de Nicolo pubblicato sul n. 1 del nostro settimanale Luce e Vita di domenica 12 gennaio 2025
Se alcuni settori della cultura contemporanea tendono a cancellare la memoria (culture cancel e wokismo) o a proporre ciò che è semplice e risponde solo ai bisogni immediati, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani chiama tutti i fedeli a riscoprire l’unità con tutta la Chiesa, a pregare, oltre che a collaborare per l’unità con le altre chiese.
Il valore dell’unità tra le chiese, richiamato da alcuni fondatori del movimento ecumenico fin dalla fine del XIX secolo, diventa ricerca e impegno quotidiano per tutti i credenti in Cristo. Proprio in un mondo dove sembra prevalere la logica della rivalità e del conflitto assumono tutto il loro valore alcuni segni non episodici, come quello della preghiera comune, che tracciano un cammino.
Quest’anno vivremo in Diocesi la celebrazione ecumenica con la tradizione Ortodossa Romena e con la tradizione degli Evangelici Battisti. Sono due appuntamenti che non escludono altre iniziative che possono nascere nelle parrocchie o nelle comunità religiose.
Proviamo a valorizzare un tempo privilegiato per sottolineare e vivere la vocazione di ogni cristiano a contribuire per la costruzione dell’unità visibile, come è stato chiesto da Cristo e riaffermato nei secoli da cristiani e cristiane in tante parti del mondo. In Italia e in altre parti dell’emisfero nord si vive questa Settimana dal 18 al 25 gennaio, mentre a Sud i cristiani pregano per l’unità soprattutto prima o dopo la Pentecoste.
La Settimana di preghiera ha una lunga storia alle spalle. Nel 1908, l’episcopaliano P. Wattson (1863-1940), prima di entrare nella Chiesa Cattolica, propose la preghiera con la collocazione tra la festa della Cattedra di san Pietro (come nel vecchio calendario) e la festa della Conversione di San Paolo.
Dedicò tutta la sua vita all’unità dei cristiani tanto da fondare la Comunità dei frati e delle suore dell’Atonement.
In questo modo fu celebrata per la prima volta la preghiera per l’unità dei cristiani, come preghiera per il ritorno alla Chiesa di Roma, ricevendo poco dopo la benedizione di Pio X. Simbolicamente si voleva unire l’insegnamento e l’opera dei due Santi Apostoli che sono celebrati insieme il 29 giugno come martiri.
È importante ricordare che agli inizi della preghiera per l’unità, si intendeva la preghiera perché gli altri si convertissero all’unità. Con P. Couturier negli anni ’30 del Novecento, si ebbe una riformulazione della Settimana di preghiera, che diventò la preghiera per la propria conversione all’unità. Era un richiamo per immergersi nel mistero di quell’unità che è descritta dalla Bibbia e in particolare dal Nuovo Testamento.
Con la nascita del Consiglio Ecumenico delle chiese nel 1948 l’iniziativa della Settimana di preghiera si diffuse tra le diverse chiese di tutto il mondo, suscitando nuove forme di collaborazione, tanto che si giunse a programmarla e a viverla insieme. Dopo il Concilio si iniziò a inserire un tema biblico per la Settimana utile alla meditazione di tutti. È proprio attorno alla Parola che ci si può ritrovare uniti, anche se si possono avere sensibilità e interpretazioni diverse. Il tema di quest’anno è tratto da Gv 11,26 dove è raccontato il dialogo tra Gesù e Marta prima della resurrezione di Lazzaro, in evidenza è la domanda che Gesù pone a Marta: «Credi tu questo?».
La risposta di Marta è la professione di fede che riconosce in Gesù il Messia e Figlio di Dio inviato nel mondo. Sappiamo che questo nucleo originario della fede si svilupperà nel primo Concilio di Nicea dando origine al Credo Niceno-Costantinopolitano.
Ogni cristiano è sollecitato, per un impulso interiore, ad accogliere con le parole e la vita, Gesù autore e perfezionatore della fede (Eb 12,2) e a professare pubblicamente la sua fede trinitaria.
Qui gli appuntamenti in Diocesi:
– 21 gennaio: ore 19, parrocchia San Michele Arcangelo Ruvo di Puglia, Celebrazione dei Vespri curata da Mihai Driga degli Ortodossi del Patriarcato Romeno;
– 23 gennaio: ore 19, parrocchia Immacolata, Molfetta, Celebrazione ecumenica della Parola guidata dal Pastore Battista della chiesa evangelica valdese di Corato e della chiesa evangelica battista di Barletta, Vittorio De Palo.