Comunicato stampa
A cura della Fondazione “Angelo Cesareo”, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, a Serra Petrullo, nei pressi del Viale dei Giusti, dopo un impegnativo sviluppo del progetto, si apre, sabato, 8 luglio, al tramonto, 20.30, la “Collina di Pasolini”.
Tra la carne e il cielo: “Cristo mi chiama, ma senza luce”, sarà la sua traccia e il suo percorso. Il paesaggio premurgiano ne sarà il suo significativo orizzonte e respiro.
Non appaia strano e scandaloso che Pasolini trovi la sua tensione, estetica ed etica, nella figura del Cristo e, sui suoi passi, si ponga in cammino. Ma c è una profondità di sentire con cui il poeta, da sempre, ha guardato e dialogato con l’uomo del Vangelo… E non solo in quel suo straordinario film, “Il Vangelo secondo Matteo”(1964), che il poeta-cineasta volle girare tra le antiche genti del nostro Sud e delle terre murgiane. Non solo per questo… C’è un dolceardente sentimento, una inespressa passione che lo lega, nel sottosuolo, a quella figura: a quel “Cristo mite nel cuore, ma ‘mai’ nella ragione”.
È di questo dolceardente sentimento e contraddittoria passione che abbiamo, allora, voluto farci testimoni nella Collina, in rete con il Centro Studi-Archivio “P.P. Pasolini” della Cineteca di Bologna e con l’ Archivio Centro Studi “Domenico Notarangelo” di Matera.
È a questa passione che abbiamo voluto dare espressione, attraverso segni artistici, partecipati da grafici e pittori, incisori e artigiani.
È a questo mondo e a questa poetica che abbiamo voluto offrire una rappresentazione, non solo con le sue interne luci e ombre, ma anche con i profumi e i suoni del nostro paesaggio, con i ruderi e le testimonianze della civiltà e del mondo contadino. Attraverso testi e citazioni del mondo pasoliniano e del Vangelo di Matteo che, su quei “ruderi” e pietre, lungo un piccolo, sconnesso fiumiciattolo delle Beatitudini e attorno a un minuscolo laghetto dei fiori e dei fili d’erba , si è fatta narrazione… Anche attraverso sparsi e decine codici QR che il visitatore attento e silenzioso potrà aprire e ascoltare per farsi condurre nel mondo poetico e scandalosamente “inattuale” di Pasolini e della inquieta figura del Cristo…
Ma anche attraverso antichi alberi e piante aromatiche, messe a dimora, in questi mesi, come segni altri di un universo poetico pasoliniano e cristico…
Un disadorno teatro di muretti a secco, di fronte a un suggestivo paesaggio, su disegno e progetto di Massimiliano Di Gioia, realizzazione del maestro parietale Hasan Elezi, si farà centro di eventi, di percorsi musicali e teatrali, foto- cinematografici, laboratori, coerentemente aperti a quelle tematiche e poetiche che, in percorsi artistici e culturali, si faranno racconto ed espressione di periferie del mondo, di marginalità della storia, di scarti dell’ anima. In una Collina in cui Pasolini cammina sulle tracce del Cristo (di Matteo)…
Con la presenza del vescovo Domenico Cornacchia, della Consigliere regionale delegata alle politiche culturali, Grazia Di Bari, la Fondazione ”Angelo Cesareo”, invitandovi a essere con noi, vi accoglierà…
Si faranno interpreti, tra gli altri, dell’evento, i musicisti Antonello Cavallo (violoncello), Antonio Dambrosio (percussioni), l’attore Pietro Naglieri.
Si farà muto e paziente annunciatore e araldo Fulvio…
Dalle successive settimane, si potranno effettuare discrete visite guidate alla Collina, si programmeranno, di volta in volta, eventi di cui daremo notizia.
Fondazione “Angelo Cesareo”
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.