Susanna Maria de Candia (proveniente dalla parrocchia S. Domenico di Molfetta) è stata nominata da Mons. Cornacchia vicedirettrice del settimanale diocesano Luce e Vita con il quale collabora da diversi anni, vantando anche l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti pubblicisti della Puglia. Laureata in Lettere moderne, responsabile e animatrice di Azione Cattolica, a livello parrocchiale e diocesano, ha curato diversi progetti di animazione nelle scuole e attualmente è animatrice del Progetto Policoro. Nel suo saluto a Lettrici e Lettori, pubblicato su Luce e Vita del 3 settembre, Susanna scrive:
«‘Speranza’ è una parola che mi accompagna nella vita, si fa itinerario e bussola. Ho capito col tempo il senso dell’espressione di don Tonino organizzare la speranza, anzi, a dire il vero, non so se l’ho intesa correttamente, ma mi son data un’interpretazione a cui provo a far riferimento quando le volontà si mischiano con le difficoltà, quando l’entusiasmo può essere troppo evanescente e temporaneo.
In questa nuova fase di servizio, per cui ringrazio Mons. Cornacchia per la fiducia, sarà importante esercitarmi ad ascoltare con l’orecchio del cuore, come invitava papa Francesco nella 56^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. ‘Ascoltare’, verbo e atteggiamento che è stato anche al centro della GMG a Lisbona: ascoltare Gesù perché noi, anche se con buona volontà, iniziamo cammini che sembrano di amore, ma in definitiva sono egoismi mascherati da amore. Ascolta Gesù perché Lui ti dirà qual è il cammino dell’amore.
Mi appresto a svolgere l’incarico che mi è stato affidato con coscienza e condivisione, con il rispetto della storia passata e la necessità di guardare avanti, guardare oltre e alimentare il senso di comunità per sentirsi parte. Se sono gli intrecci che ci tengono saldi, è lo Spirito che ci sospinge.
Nonostante le esortazioni continue del Papa a non temere, a sognare insieme, a invocare la pace, a camminare insieme, talvolta respiriamo aria di appiattimento e stanchezza da un punto di vista spirituale e comunitario, ma ci apprestiamo a iniziare un nuovo anno pastorale e a celebrare il centenario del nostro giornale diocesano… È il momento quindi di ravvivare l’entusiasmo e dare spazio alla creatività della fede e del servizio, con la consapevolezza di quanto ci portiamo dalle esperienze passate e di possibili nuovi orizzonti verso cui incamminarsi».
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