Ricognizione e ostensione pubblica della venerata Icona della Madonna di Sovereto

Nell’imminenza dell’avvio del restauro specialistico conservativo del tempietto o ‘macchina’ processionale in argento che custodisce la Sacra Immagine della Patrona di Terlizzi Maria SS.ma di Sovereto, promosso dal Capitolo Concattedrale e dalla Concattedrale di Terlizzi, mercoledì 16 ottobre 2024, alle ore 19.00, S.E. mons. Domenico Cornacchia, nostro Vescovo, nella Concattedrale presiederà la solenne celebrazione eucaristica.

Seguirà una breve illustrazione dell’intervento di restauro.

A conclusione S. E. mons. Vescovo, alla presenza del popolo, clero e autorità cittadine, procederà alla ricognizione e ostensione pubblica della venerata Icona e alla sottoscrizione del verbale di consegna in custodia al parroco della Concattedrale don Roberto De Bartolo.

La rimozione e ricognizione consentiranno ai tecnici restauratori di verificare lo stato di conservazione dell’immagine della Madonna di Sovereto, dipinta su tavola, al fine di consentirne l’ottimale ricollocazione a conclusione del restauro della ‘macchina’ d’argento.

I lavori della ‘macchina’, sotto l’alta sorveglianza del Ministero della Cultura-Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bari, che ha già provveduto all’approvazione del progetto e al rilascio delle autorizzazioni di legge, saranno ultimati in tempo utile da consentire il regolare svolgimento dei tradizionali festeggiamenti dell’aprile 2025.

Secondo la tradizione, la miracolosa immagine della Madonna con Bambino, del tipo Hodighitria, fu rinvenuta in un antro del bosco del Sovero, da qui il nome, da un pastore e poi traslata trionfalmente a Terlizzi. Nel 1965 mons. Achille Salvucci, di venerata memoria, su delega e decreto del Capitolo Vaticano del 17 gennaio di quell’anno, impose sul capo del Bambino e della Vergine le corone auree.
L’ultima ricognizione della Sacra Immagine risale a 50 anni fa, quando, nel 1974, essa fu sottoposta a restauro conservativo da parte della Soprintendenza di Bari.
La preziosa ‘macchina’ a custodia dell’Icona fu realizzata nel 1716 dall’argentiere napoletano Antonio Torrone, il cui punzone è impresso in varie lamine, unitamente al bollo consolare dell’arte degli argentieri con il millesimo 716.

Sia l’edicola vera e propria che la base della stessa, presentano notevoli guasti e numerose ammaccature e lacerazioni che si è cercato di risarcire nel tempo con saldature, inchiodature varie e anche grossolani interventi. Tali guasti sono stati causati anche per l’uso di apporre in modo improprio ex voto e soprattutto per i frequenti spostamenti della ‘macchina’ che, a causa della complessa ritualità festiva, viene ancora oggi condotta in processione nel corso dell’anno ben cinque volte, tra cui la conduzione a Sovereto e il ritorno a Terlizzi con percorsi di vari chilometri, con immaginabili conseguenti sollecitazioni atmosferiche e meccaniche che influiscono sulla tutela del manufatto.

Il restauro conservativo, in sintesi, si farà carico di consolidare il supporto ligneo e le lamine d’argento, ricomporre le lacerazioni, rimuovere le ossidazioni e tutti quegli elementi estranei responsabili del degrado dell’artistico manufatto, al fine di riconsegnare alla Comunità di Terlizzi, nell’anno giubilare 2025, il simbolo principale della devozione e culto alla Madre di Dio venerata sotto ilo speciale titolo di Maria Santissima di Sovereto.

Pertanto si invita l’intera comunità a partecipare con apposita offerta volontaria, per sostenere le opere di restauro.
Chi desidera contribuire al restauro può rivolgersi:

1) Direttamente, presso la Concattedrale, con rilascio di ricevuta;
2) Erogare Bonifico Bancario/Postale intestato: Parrocchia Concattedrale San Michele Arcangelo Terlizzi, con causale “Restauro della edicola d’argento della Madonna di Sovereto”
al seguente numero IBAN: IT14T0306909606100000005822