Preservare bellezza e identità del territorio: domato l’incendio a Vieste

Domato l’incendio che ieri si è propagato nel bosco sovrastante la baia San Felice a Vieste. Sono andati in fumo 50 ettari di bosco, evacuata la struttura ricettiva nei pressi del rogo con circa 1200 persone e più di 500 quelle sgomberate ieri in via precauzionale.

Nel comunicato stampa diramato ieri pomeriggio dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, l’Arcivescovo p. Franco MOSCONE ha scritto:

«Va denunciato innanzitutto che si tratta di un devastante incendio appiccato, e non a caso, proprio nel
giorno anniversario del tragico incendio che devastò Peschici il 24 luglio di diciassette anni fa e che questo di oggi è stato il quinto tentativo occorso in questa settimana di appiccare fuoco proprio nel bosco sovrastante la fascinosa baia viestana S. Felice.»

Ha poi aggiunto: «ancor più va denunciato che i roghi funesti sono chiaramente provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione del nostro Gargano, un territorio che dà futuro solo se tutti insieme siamo capaci di preservarne la sua identità e la sua bellezza: quanto accaduto quest’oggi è un autentico gesto criminale commesso contro l’umanità di oggi e di domani, messo in atto da piromani, inviati certamente da mandanti, motivati da pura logica criminale e fomentata da meri interessi personali.»

Auspicando che ciascuno sia responsabile delle proprie azioni e agisca cone maggiore coscienza, ha proseguito: «Tutte le nostre azioni individuali, lo ribadisco con forza, devono essere sempre attente e rispettose del Creato che adorna il nostro meraviglioso Gargano, ricco di boschi, pinete, spiagge, luoghi panoramici, camping, piazze, vicoli e strade, con gesti e scelte che ci rendono autentici operatori di Giustizia e Pace (Mt 5, 6-8).»

Un pensiero per i turisti, a cui va la solidarietà e la vicinanza. manca poco al Tempo del Creato, qma queste situazioni che di estate in estate si ripetono tristemente possano toccare cuori e coscienze, affinchè ciascuno ricordi di abitare la stessa Casa.