Occasioni formative e di confronto quelle vissute mercoledì 15 e giovedì 16 novembre con i catechisti e gli educatori Acr della diocesi, con l’intento di prendere consapevolezza di criticità e limiti che bisogna cercare di colmare, nel servizio per i più piccoli.
Ormai è un dato di fatto emerso e acquisito anche dai lavori del Sinodo a vari livelli (parrocchiale, diocesano, nazionale) che si rende estremamente necessario, e non rimandabile, colmare il deficit della formazione degli educatori alla fede. Nel contempo, si riscontra la necessità di ricollocare l’attenzione sulla trasmissione dei contenuti essenziali della fede sia ai fanciulli che alle famiglie, purtroppo spesso lontane dalla Chiesa e non esattamente consapevoli di ciò che chiedono per i figli.
Come Ufficio catechistico diocesano, abbiamo coscienza che effettivamente dare una risposta alle domande, che sorgono o ci vengono rivolte come accompagnatori alla fede, non è mai semplice e richiede tanta riflessione su se stessi innanzitutto. La cosa chiara è che siamo in una fase molto delicata e, al tempo stesso, di cambiamento e che il compito di accompagnare i ragazzi ricevuto con il mandato implica, da parte di chi lo riceve, un impegno serio e responsabile.
Le due serate hanno visto la partecipazione dell’ufficio Missionario diocesano nella persona di don Paolo Malerba – perchè siamo tutti portatori di una missione da scoprire e vivere – e l’intervento di don Gaetano Bizzoco, incaricato diocesano per il Sovvenire, strumento di corresponsabilità per le necessità anche materiali della Chiesa.
don Silvio Bruno, Direttore Ufficio Catechistico diocesano