La pienezza del Sacerdozio è pienezza del servizio. È questo il senso dell’episcopato. È questo il messaggio che è risuonato chiaro e bello lo scorso 9 marzo nella Basilica di San Pietro. La nostra Chiesa diocesana è stata presente con il suo Vescovo Domenico, con numerosi sacerdoti e fedeli laici alla celebrazione dell’ordinazione episcopale di Mons. Vincenzo Turturro.
La presenza del Santo Padre, Papa Francesco, è stata un dono per tutti, è stata una testimonianza della voglia tenace del Pontefice di essere sempre in umile servizio per il popolo di Dio.
Servizio, questo il cuore dell’ordine sacro. Più esso è pieno, più il servizio deve essere pieno. Non saturo, attenzione, perché il servizio non si satura mai, ma pieno perché pronto ad essere disponibile sempre e per tutti, allargando l’orizzonte e la capacità di dono totale e gratuito di sé. Un servizio fatto con la dolcezza e la tenerezza di chi sa prendersi cura di tutti e di ciascuno. Pieno perché alimentato dall’amore totale di Cristo, Vescovo delle Anime, il quale non fa mai mancare ai suoi ministri un amore traboccante, unica fonte del servizio vero.
Servizio che si apre al mondo. Nell’ordinazione episcopale di Mons. Vincenzo Turturro la nostra Chiesa diocesana ha potuto assaporare la pienezza dell’aprirsi allo sguardo universale della Chiesa. Non ci sono confini per annunciare il Vangelo, per versare l’olio della consolazione, per sanare le ferite dell’umanità, per santificare con la Celebrazione dei Misteri divini, per esercitare la carità trasmessaci da Cristo. A tutti e per tutti è l’amore divino, a tutti e per tutti è rivolto l’impegno della Chiesa.
Servizio che mantiene viva la comunione. Il Paraguay, terra nella quale Mons. Turturro rappresenterà la carità della Sede Apostolica, è davvero lontano da Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Ma non tanto lontano da impedire la comunione nella fede in Cristo, nella speranza della vita vera e buona, nella carità dell’amore Trinitario. E a colmare la distanza geografica c’è, come ben sappiamo, il manto di Maria, il suo materno abbraccio, la preghiera che in comunione di figli rivolgiamo a Lei.
Tutta la Chiesa diocesana, il Vescovo Domenico, il clero e i laici, assicurano al caro Mons. Vincenzo Turturro la preghiera, la stima, la fraternità in Cristo.
don Giuseppe Germinario, direttore