L’autore, il diacono Mario D’Elia, partendo dalla solitudine in cui si ritrova l’uomo appena creato per la mancanza di un interlocutore con cui governare l’Universo a lui affidato, mette in evidenza la risposta di Dio a tale solitudine, il ruolo irrinunciabile della donna appena creata, la sua specificità in ordine alla creazione e i talenti di cui il Creatore la dota perché possa svolgere appieno il suo mandato.
Tutto si svolge nelle viscere della Scrittura. Al maschio “‘ish” è quindi affidato il compito di mettere a nudo i talenti della donna “‘ishsha”, come li chiama la lingua ebraica, di renderle il merito inscritto dal Creatore che la conduce di persona a lui. L’uomo condividerà con lei la gestione dell’Universo appena creato come fanno due stelle binarie, continuamente abbracciate tra loro, all’interno di un Universo senza fine.
Gesù mette in luce il giusto merito della donna: riconosce in lei la capacità di essere concorrente in amore con Gesù stesso, evidenzia la poca attenzione riservatale dall’uomo e la pone accanto a sé in tutti i momenti significativi della sua esistenza terrena, sino a farla sua ambasciatrice della resurrezione, come descritto nel testo.
L’opera sarà presentata mercoledì 22 maggio alle 19.30 presso la Sala conferenze della scuola elementare don Pietro Pappagallo di Terlizzi.