La carità della preghiera. Un Convegno per riscoprire Marta Poli e Amalia di Rella

La carità della preghiera è espressione dell’amore dei credenti nei confronti dell’umanità e del mondo, fecondo a tal punto da divenire intercessione, supplica, offerta della propria vita al Dio altissimo e misericordioso a servizio del prossimo. La preghiera è l’esperienza in cui il credente si incontra con Dio, dialoga con Lui, aprendosi al suo amore infinito, confidando nella sua operante provvidenza. In tale itinerario interiore si sviluppa il cammino di santità di ognuno per cui i pensieri, i desideri, le passioni e le azioni sono plasmate dall’azione della grazia.

Papa Francesco, in occasione dell’Anno della Preghiera, indetto lo scorso 21 gennaio 2024, ci ha esortato a riflettere, in preparazione all’importante evento del Giubileo del 2025, su come la nostra vita, se intessuta di preghiera, possa essere manifestazione della carità per Dio, per il prossimo e per il creato. Per questo motivo, in occasione della Solennità di Tutti i Santi, l’Ufficio diocesano per le Cause dei Santi ha voluto proporre un Convegno che si terrà martedì 29 ottobre 2024 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta dalle ore 19.00. La carità della preghiera nella vita di Marta Poli e Amalia Di Rella sarà il titolo di questo appuntamento che, grazie agli interventi del dott. Michele Zanna e del sacerdote Peppino Lapenna, già parroco di San Michele Arcangelo in Andria, vorrà focalizzare l’attenzione su due testimoni della santità della Chiesa diocesana: la molfettese Marta Poli e la ruvese suor Amalia Di Rella.

Il Convegno sarà l’occasione non solo per scoprire meglio queste due donne, poco conosciute al “grande” pubblico dei fedeli, ma anche per riconsiderare la fecondità della preghiera per l’umanità. L’imminente Giubileo del 2025 sarà un tempo di grazia straordinaria per la Chiesa e per il mondo. Il tema scelto, Pellegrini di speranza, richiama tutti a un cammino di conversione per un rinnovamento spirituale. La carità della preghiera sarà uno dei punti cardine di questo percorso, poiché, come pellegrini, siamo chiamati a testimoniare la misericordia di Dio attraverso l’amore al prossimo.

In preparazione al Giubileo, Papa Francesco ci ricorda che la preghiera deve essere l’anima del nostro operare. Non basta fare del bene, è necessario farlo con un cuore che prega, che si lascia guidare dallo Spirito Santo. Solo una preghiera autentica può purificare le nostre intenzioni e renderci sacramento dell’amore di Dio nel mondo. «La preghiera non è una fuga dalla realtà – ha affermato il Papa – ma il luogo dove si riceve la forza per amare e servire gli altri con cuore libero e generoso.»

I vissuti di Marta Poli e di suor Amalia Di Rella manifestano tale dinamismo che segna la presenza efficace di Cristo in noi. Marta Poli ha fatto della sua vita, segnata dalla sofferenza, un esempio di servizio silenzioso verso gli altri. Suor Amalia Di Rella, fondatrice delle Discepole del Volto Santo, unendosi intimamente al Signore, ha reso la sua esistenza un faro di speranza per quanti l’hanno conosciuta.

La preghiera non è solo dialogare con Dio, ma amore in cui Cristo conforma il credente al suo cuore e lo abilita a continuare la sua missione nella Chiesa per il mondo.

Dott. Marcello la Forgia