Se dovessimo fare una classifica delle cose più importanti, di maggior valore che siano mai potute esistere, senza esitazione e con forza dobbiamo dire che al primo posto c’è la Santa Messa. Tutti gli eventi contingenti attirano l’attenzione per un poco, poi diventano passato, già detto, già compreso.
La Santa Messa è un evento in continuo avvenimento, è la Morte e Resurrezione di Cristo che non resta nel passato, che non si limita ad essere cronaca sterile di chi parla di una storia altrui, no: la Santa Messa è la partecipazione mistica all’unico evento che non passa mai, all’unico evento che, volenti o nolenti, coinvolge tutti gli uomini, all’unica esperienza dell’Amore senza limiti.
Il valore della Santa Messa è incommensurabile. C’è qualcuno che riesce a rendersi conto in maniera proporzionale di quanto è esteso l’universo, del numero delle stelle e delle galassie, della miriade di corpi e sistemi, ogni giorno oggetto di nuove scoperte da parte di studiosi e scienziati? E perché allora pretendi di comprendere pienamente qualcosa che va oltre i cieli stessi, che supera il sensibile e il conoscibile, che è pari solo alla infinità dell’Amore?
La Santa Messa è un mistero, nel senso più vero di questo termine, cioè è un atto puntuale e infinito di vero Amore. Il cielo lo contempli con stupore, anche se non lo conosci, i fenomeni li scruti con attenzione, anche se non li capisci. Anche la Santa Messa la devi vivere con stupore e attenzione, anche se non la comprendi pienamente, perché nessuno riuscirà mai a comprendere pienamente la grandezza dell’Amore. Dio lo si conosce sì, ma fidandosi di Lui nell’atto di fede. La Santa Messa è il vero e insostituibile incontro con la maestà di Dio, Padre Figlio e Spirito Santo. È Cristo stesso ad essere presente, crocifisso, sull’altare mentre dona e riceve lo Spirito, in piena comunione con il Padre. Nemmeno mille incontri formativi o decine di corsi di teologia potrebbero mai esaurirne la comprensione e la grandezza!
Solo la partecipazione con fede ne può attingere il sapore e il valore.
Ogni giorno ci affanniamo per tante cose e non sappiamo nemmeno perché. E siamo stanchi, stressati, disillusi, delusi, svogliati. Il riposo che cerchiamo lo troveremo solo in Dio, e Dio lo troviamo presente solo nella santa Messa. Da qui potremo uscire capaci di riconoscerlo dovunque e in chiunque.
Chi non frequenta la Messa non riesce più a vedere Dio da nessuna parte. E chi non riesce più a vedere Dio, non rispetterà più nemmeno le sue creature, cioè i fratelli e il creato. È dalla Santa Messa che scaturisce la capacità di amare e servire davvero. Non di farsi vedere e di servirsi del servizio per l’autoglorificazione, che porta alla superbia e alla competizione. La Santa Messa, in quanto atto di sacrificio di Cristo, di donazione totale, è il dispositivo che permette ai credenti di vivere quotidianamente il proprio sacrificio, cioè la donazione vera e totale perché disinteressata.
A che servirebbe un giornale come il nostro, cattolico, se desse tante notizie, gossip, fatti di cose o persone, e si dimenticasse di ciò che conta davvero? A che servirebbe un giornale come il nostro se non ricordasse ciò che vale davvero? A che servirebbe dire tanto senza dire l’essenziale?
La curiosità distrae, la spiritualità arricchisce. E noi vogliamo arricchire i nostri lettori ricordando a quanti vanno a Messa il grande valore di quello che fanno e a quanti non ci vanno la grande ricchezza che si perdono ogni volta. La grazia della Messa non si esaurisce mai, ma il nostro bisogno si rinnova sempre, come la sete che, soddisfatta alla fonte, ritorna dopo poco, perché l’acqua è sempre necessaria nella vita.
Così la Santa Messa è sempre necessaria, indispensabile alla vita del cristiano il quale, grande o piccolo che sia, giovane o vecchio, sano o malato, dotto o semplice, come non potrà fare a meno dell’acqua non potrà fare a meno della grazia della Messa.
Ecco la notizia più importante, che non rischia mai di essere inattuale!
don Giuseppe Germinario, direttore