A trent’anni dalla scomparsa del più grande partito italiano, la definizione del ruolo della Dc nella storia d’Italia oscilla ancora tra la demonizzazione e il rimpianto, senza assestarsi in una equilibrata storicizzazione. Un partito dalle anime plurali che perseguì la ricostruzione democratica e costituzionale del paese, proiettandolo in un inedito orizzonte europeo. Un partito all’intero del quale si sono consumate vicende come quella di Aldo Moro il principale stratega del centro-sinistra e della “solidarietà nazionale”. La sua esperienza assunse un carattere drammatico non solo per il violento epilogo ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.
A partire dalla nuova disponibilità di numerosi archivi privati e pubblici, ripercorreremo attraverso il Prof. Guido Formigoni, ordinario di Storia Contemporanea presso la IULM di Milano, e autore di due recentissime pubblicazioni: “Aldo Moro Lo statista e il suo dramma” e “storia della Democrazia Cristiana”, la storia della Dc e della figura di Aldo Moro che hanno segnato la storia d’Italia nella seconda metà del Novecento. L’appuntamento è per venerdì 4 ottobre alle 19 presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile.
In mattinata inoltre il Prof. Formigoni dialogherà su questi temi con una folta rappresentanza degli studenti delle scuole superiori di Molfetta e Giovinazzo sullo stesso tema in un incontro riservato presso la Cattedrale di Molfetta.
Coordinamento Città dell’Uomo – APS