Cominciano oggi, domenica 28 gennaio, i festeggiamenti in onore di S. Corrado, patrono di Molfetta e della Diocesi, presso la Cattedrale. Alle ore 19, sarà celebrata la Santa Messa e verrà intronizzato il busto reliquiario del santo.
Da mercoledì 31 gennaio a giovedì 8 febbraio sarà celebrata la novena in suo onore, al mattino con la recita dell’Angelus e la sera dopo la recita del Santo Rosario.
Da martedì 6 a giovedì 8 febbraio, saranno organizzate visite guidate con spettacolo teatrale San Corrado di baviera, il patrono e il pellegrino, rivolte agli studenti, a cura del Museo Diocesano e del Teatro dei Cipis, dalle 9.30 alle 12.30.
L’8 febbraio, dalle 19, le parrocchie e le confraternite provvederanno ad allestire dei fuochi nelle varie zone della città.
I festeggiamenti culmineranno il 9 febbraio, a partire dal mattino con la fragorosa diana e il giro della Bassa Musica Città di Molfetta. Alle 19, il vescovo mons. Cornacchia presiederà il pontificale in Cattedrale, a cui parteciperanno anche il Capitolo Cattedrale, l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, il clero cittadino, le autorità civili e militari, le delegazioni degli ordini cavallereschi e delle confraternite. L’animazione liturgica sarà a cura della Cappella Corradiana. Inoltre, la messa sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook del Comitato Feste Patronali. Per concludere, alle ore 20 sarà il momento dell’accensione del falò su Corso Dante con lancio di palloncini aerostatici.
Corrado, di nobile famiglia e originario della Baviera, piuttosto che scegliere l’agio e il prestigio della carriera ecclesiastica a cui era destinato, fu attratto invece da una vocazione monastica. Partì per un pellegrinaggio in Terra Santa proprio da Bari e in terra pugliese fece ritorno, malato. Si rifugiò nei pressi di una cappella nelle campagne di Modugno e qui morì molto giovane, poco più che ventenne (nel 1225-26). La sua tomba, nella cappella di S. Maria ad Cryptam, divenne luogo di pellegrinaggi.
La devozione al santo da parte della città di Molfetta è successiva ed è legata alla traslazione del suo corpo da parte dei molfettesi il 9 febbraio di un anno imprecisato. Più volte gli abitanti di Molfetta hanno chiesto l’intercessione di S. Corrado per epidemie, pestilenze e situazioni di grave pericolo.
Al di là delle leggende o dei racconti tramandati, riscoprire la storia di questo giovane santo e la sua audacia, aiuta a ravvivare la fede di ciascuno.
Qui il programma dettagliato