Domani, 28 luglio, si celebra la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, introdotta da papa Francesco e fissata alla quarta domenica di luglio, quest’anno sul tema Nella vecchiaia non abbandonarmi.
Il pontefice esordisce nel suo Messaggio per l’occasione, con una certezza e una speranza solida: «Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano». Lo scarto tra generazioni spesso non è solo una distanza di età e di approcci alla vita, ma di attenzioni umane. La solitudine è il male peggiore per una persona anziana, che può sentirsi appunto scartata, dimenticata, inutile. Si legge nel Messaggio: «La solitudine e lo scarto sono diventati elementi ricorrenti nel contesto in cui siamo immersi. Essi hanno radici molteplici: in alcuni casi sono il frutto di una esclusione programmata, una sorta di triste “congiura sociale”; in altri casi si tratta purtroppo di una decisione propria. Altre volte ancora si subiscono fingendo che si tratti di una scelta autonoma. Sempre di più «abbiamo perso il gusto della fraternità» (Lett. enc. Fratelli tutti,33) e facciamo fatica anche solo a immaginare qualcosa di differente.»
Il Signore però non dimentica nessuno e il suo amore ci ricorda che siamo tutti figli di un solo Dio e quindi tutti fratelli. È attraverso lo scambio intergenerazionale, fatto di racconto, presenza, insegnamenti reciproci – che l’umanità può tenersi in piedi.
«In questa IV Giornata Mondiale dedicata a loro, non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente.
A tutti voi, carissimi nonni e anziani, e a quanti vi sono vicini giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera. Anche voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.»
Qui è possibile leggere il testo integrale del Messaggio del Papa