A dieci anni dalla scomparsa dell’artista Vito Zaza (1939-2014), la Fondazione Museo Diocesano, in accordo con la famiglia Zaza e con il patrocinio e sostegno della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e dell’Amministrazione Comunale della Città di Molfetta, dedicherà la mostra Vito Zaza, dal Silenzio al Mistero. Viaggio nelle maternità violate.
L’esposizione consta di 20 opere scultoree in terracotta inedite e su tematiche mai trattate prima dall’artista, realizzate a partire dalla seconda metà del 2010, che danno vita a un percorso dalla doppia interpretazione: luce sui drammi delle maternità nei “pianeti dimenticati” e immersione nel labirinto artistico che esprime la trasformazione artistica di Vito Zaza negli ultimi quindici anni di vita.
Promossa dalla ati Arte in Arte di cui la FeArT società cooperativa è capogruppo e coordinatrice dei servizi, l’esposizione sarà visitabile dal 3 maggio all’8 settembre, nei nuovi ambienti del Museo diocesano di Molfetta. È composta da tre sezioni, inclusa quella permanente delle sale Zaza dedicate a Mara e Diana con opere degli anni ’80 e ’90.
Inoltre, ad arricchire questo iter artistico, gli scatti di Roberto Lusito, fotografo molfettese di grande sensibilità, e i testi poetici di Enzo Quarto, giornalista e volto noto della televisione regionale, che accompagneranno lo spettatore alla fruizione delle opere.
L’inaugurazione si terrà venerdì 3 maggio, alle ore 19, presso l’Auditorium Achille Salvucci del Museo Diocesano. Interverranno: il vescovo Mons. Cornacchia; il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini; Mons. Pietro Maria Fragnelli, Arcivescovo di Trapani; Enzo Quarto, giornalista; la prof.ssa Anna D’Elia, già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bari; don Michele Amorosini, Direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra.
Ingresso gratuito, negli orari di apertura istituzionali del Museo.