Dopo aver celebrato nel cuore della notte la Veglia delle veglie per la Pasqua di Risurrezione, scandita in 4 momenti (Liturgia della Luce, della Parola, battesimale ed eucaristica), eccoci alla messa del giorno di Pasqua, con esempi luminosi di risurrezione al seguito di Cristo Risorto.
Dagli Atti degli Apostoli ascoltiamo una predica di Pietro che dichiara: «noi siamo testimoni di ciò che è accaduto a Cristo Gesù, lo uccisero, ma Dio lo ha risuscitato e ci ha ordinato di annunciare che Egli è il giudice dei vivi e dei morti», non molti giorni prima di Pasqua, durante la Passione, per tre volte rinnegò il Maestro, ma poi pentitosi pianse amaramente.
Quelle lacrime sono il lavacro di risurrezione di Pietro, tanto che passa dalla paura di finire come Lui all’audacia di predicarlo risorto.
Dalla Lettera ai Colossesi, l’apostolo Paolo ci invita: «se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù, non quelle della terra». Un uomo che andava in cerca dei cristiani per consegnarli al tribunale dei pagani dopo l’episodio sulla via di Damasco, alla domanda «chi sei Signore?» sente dirsi: «sono Colui che tu perseguiti!» Allora cambia vita, nome e mestiere e può predicarlo agli altri, perché è risorto con Lui.
Infine, dal Vangelo di Giovanni ci viene presentata Maria Maddalena tutta sconvolta al sepolcro, in cerca del corpo di Cristo, che non trova, perché la tomba è vuota! Va a riferirlo ai discepoli che giunti al sepolcro trovarono i teli e il sudario e videro e credettero.
Nessuno ha visto Gesù risorgere, lo hanno creduto risorto! Maria Maddalena è la prima a incontrarlo, al punto che Sant’Agostino la definisce ‘apostola degli apostoli’ e papa Francesco ha voluto che la sua memoria del 22 luglio fosse festa come per gli apostoli.
Allora se sono risorti Pietro da rinnegato, Paolo da persecutore e Maddalena da peccatrice ci rimane di risorgere anche noi. Come recita il saluto dei fratelli ortodossi, «Cristo è risorto, veramente risorto. Alleluia!»
padre Roberto Francavilla