Più di 7 italiani su 10 destinano l’8xmille alla Chiesa Cattolica, in fase di dichiarazione dei redditi. Si tratta di donare una quota del gettito complessivo dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) in maniera specifica alla Chiesa cattolica. La firma a favore dell’8xmille è totalmente gratuita, il donatore pertanto non ha costi aggiuntivi da sostenere.
Secondo la legge 222/85, i fondi 8xmille destinati alla Chiesa Cattolica possono essere impiegati per tre finalità: esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana, interventi caritativi in Italia e nei paesi in via di sviluppo, sostentamento dei sacerdoti.
A quale immagine assocerebbe l’8xmille alla Chiesa Cattolica?
Penso all’immagine della brocca, che si riempie d’acqua alla fontana per poi dissetare chi è lontano. Così è l’8xmille alla Chiesa Cattolica, la quale grazie a questo contributo prende sì qualcosa, ma per darla a chi è bisognoso, assetato e affamato, a chi è lontano da ogni possibilità di riscatto sociale. Grazie a questa donazione si possono aiutare tante famiglie in seria difficoltà, soprattutto in questo periodo critico.
Perché vale la pena firmare per l’8xmille alla Chiesa Cattolica?
Perché così il contribuente non perde nulla, ma dona molto. E dona davvero a tutti, perché l’opera della Chiesa nella società non è rivolta solo ai credenti, ma a tutti. Chi si rivolge alle nostre parrocchie e alla Caritas per un aiuto troverà sempre disponibilità, che sia italiano o straniero, cristiano o di altro credo religioso.
Diversamente da altre realtà, la Chiesa Cattolica è davvero la frontiera dell’inclusione e della solidarietà verso tutti e a tutti viene restituito ciò che i contribuenti danno con una semplice firma.
Come può una firma trasformarsi in dono per tutta la comunità?
Nella nostra diocesi sono diverse le opere sostenute con i fondi dell’8xmille, sia le opere in aiuto dei poveri che quelle in favore dei beni culturali. Per questo tutti, davvero tutti, possono vedere gli effetti benefici della presenza della Chiesa diocesana sul territorio, grazie anche all’8xmille alla Chiesa Cattolica.
In che modo si possono vincere i pregiudizi di quanti sono restii alla donazione dell’8xmille?
Recentemente Mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI, ha sottolineato che l’8xmille è una vera “scelta di democrazia, di una laicità che non esclude il fatto religioso ma lo sostiene”. Grazie all’8xmille la Chiesa, senza gravare sullo stato italiano né sui contribuenti, aiuta notevolmente tutta la società civile e lo fa con trasparenza, pubblicando annualmente il resoconto dell’utilizzo di tali fondi. Per questo invito tutti a farsi portavoce di una scelta che rende concreta la solidarietà e la prossimità, in una società sempre più individualista.
La generosità è l’antidoto all’indifferenza e alla perdita del senso di comunità. Dal 1990 ad oggi la Chiesa cattolica ha portato a compimento migliaia di progetti con un importantissimo impatto sociale. Contro il calo dei fondi 8xmille registrato negli ultimi anni, rispondiamo con convinzione e invitiamo a donare, perché ogni progetto realizzato è un dono restituito a tutti. Grazie!
*Susanna M. de Candia – vice direttrice
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